venerdì 23 novembre 2007

"TRAUMA" DI MCGRATH

Si capisce che Mcgrath é figlio di uno psichiatra perché il suo nuovo libro, presentato ieri alla stampa, parla sempre di devianze psichiatriche. Sono sue parole : " Ci si sente a casa propria con la voce di Charlie" che é il protagonista del libro. E' un autore che sostiene che la psichiatria lenisce il dolore e che lui é affascianto dalla dalla malattia. Dopo il suo capolavoro " Follia" sembrerebbe che l'autore sia affascinato dalla pazzia, lui afferma il contrario ma voglio ricordare il suo libro " Grottesco" in cui un lord inglese passa tutta la sua vita fino a diventare disabile a ricostruire una specie di dinosauro che nessuno vuole conoscere in attesa che arrivi una lettera dell'Istituto nazionale scientifico per poter andare a spiegare ai sapienti la sua scoperta. Non si accorge o finge di non accorgersi che la moglie ama uno giovane etc.. gli passa cioé vicina la vita e non se ne accorge. E' un suo libro dimenticato e poco letto, forse invece é quello che fa conoscere che cosa ne pensa l'autore della pazzia. Non ho ancora letto Trauma, spero solo che Charlie alla fine del libro risulti simpatico.
Mentre scrivo mi torna nei ricordi la figura di un grande pittore contemporaneo e cioé Gabriele Mucchi, si proprio quello che inventato le sedie da impignare l'una sull'altra, che ha creato una serie di disegni su Erasmo da Rotterdam nel secolo scorso : lui ha capito la pazzia non perché la condivideva, un po' come Mcgrath, ma semplicemente perché la pazzia in Erasmo era sinonimo di Genio. Di questo pittore da sabato 24 novembre al 15 dicembre presso il Centro Culturale " Concetto Marchesi" in via Spallanzani, 6 a Milano si tiene una mostra dal titolo "Cultura e Lavoro nell' Arte di Gabriele Mucchi". La mostra comprende 6 Quadri Storici e 25 opere sul Bertold Brecht che lui ha conosciuto perasonalmente. E' un'altro modo di vedere i traumi sociali, ma é forse più moderno nella sua pittura che il romanzo di cui abbiamo parlato nelle righe precedenti.
IL SOLITO CIAO DA GRANCHIO VERDE.

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